Tra le infrastrutture strategiche per lo sviluppo e la competitività della regione, lo scalo aeroportuale umbro è sostenuto dalla Camera di commercio attraverso la partecipazione al capitale sociale della Sase, la società per azioni che ha per oggetto sociale la gestione dell’aeroporto internazionale dell’Umbria.

L’impegno per l'infrastruttura aeroportuale da parte della Camera viene da lontano, a partire dagli anni Sessanta, quando si aprì un dibattito pubblico affinché l’Umbria fosse dotata di uno scalo civile.



Per i più curiosi... un po' di storia

Dopo una gestione iniziata oltre 10 anni prima, nel 1929 si costituisce a Perugia la sezione provinciale del “Reale Aeroclub d’Italia”. Tanto che, quando nel 1930 il Governo sostiene le iniziative aeronautiche, Perugia pensa al suo Aeroporto.

L’Aeroporto di Sant’Egidio (ora San Francesco d’Assisi) risale alla fine degli anni Trenta, quando il Ministro della Regia Aeronautica, Italo Balbo, si interessa perché sia costruito a Perugia uno Scalo militare. L’opera, dopo due anni di lavori, viene inaugurata il 28 ottobre 1938.

Durante la Seconda Guerra Mondiale l’Aeroporto di Sant’Egidio viene destinato a base degli aerei della Luftwaffe per organizzare raid contro le forze alleate sbarcate ad Anzio e Nettuno. Lo scalo viene bombardato più volte e in modo pesante dall’Aviazione alleata.

Dopo la guerra, il ricostituito Aeroclub di Perugia si occupa fin dal 1949 della ricostruzione dello Scalo.

Lo sforzo dell’Aeroclub coglie un risultato cruciale nel 1961, quando la Direzione Generale dell’Aviazione Civile abilita l’Aeroporto di Sant’Egidio al traffico turistico nazionale. Tra i primi promotori dell’attività commerciale dello Scalo c’è la Camera di Commercio di Perugia che promuove, in collaborazione con l’Aereoclub, la realizzazione di voli e di un servizio aereo con scalo all’Aeroporto di Sant’Egidio da affidare alla Società Aeralpi. Nel 1968 si inaugurano le nuove linee di volo, ma l’intero progetto naufraga per la misteriosa morte del Presidente della Aeralpi.

Dopo vari tentativi, finalmente il 14 dicembre 1977 ‘decolla’ il progetto per la costituzione, tra i maggiori enti pubblici e privati, di una Società per azioni che promuova lo sviluppo dello Scalo: nasce la Sase (Società aeroportuale Sant’Egidio S.p.A). Nominato il proprio rappresentante nel CdA della Sase, nel corso degli anni la Camera di commercio contribuisce con determinazione e costanza alle spese di gestione dello Scalo e sostiene la patrimonializzazione della Società.

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