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Nelle sale del Centro Congressi camerale, disciplinatamente schierati nel rispetto delle norme di sicurezza, i 43 premiati dell’edizione 2021, donne e uomini, Lavoratori, Imprenditori, Benemeriti, esponenti del mondo delle Istituzioni, dell’Economia, della cultura, dell’arte.
A presiedere la cerimonia di Premiazione Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria.

Intervenuti il Prefetto di Perugia Armando Gradone, il Rettore dell’Università per Stranieri Prof. Valerio De Cesaris, il Pro Rettore dell’Università degli Studi di Perugia Prof. Fausto Elisei, Gabriele Giottoli, Assessore Sviluppo Economico e Turismo del Comune di Perugia.

“Due parole: orgoglio e gratitudine. Sono i sentimenti che provo e che forse oggi tutti noi abbiamo dentro” le parole di Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria in apertura della cerimonia per la consegna dei Premi del Lavoro e dell’Impresa.

“Questo è un giorno da ricordare. Come i tanti altri che abbiamo vissuto da quella prima, lontana edizione di 69 anni fa. Dal 1952, una festa del Lavoro e dell’Impresa. Di più: quella di oggi è una edizione straordinaria, perché segna la ripartenza del dopo Covid e ne sancisce, se non ancora la resa defintiva, l’approssimarsi della fine”.

Istituito 69 anni fa, nel 1952, il Premio del Lavoro e dell’Impresa offre il giusto riconoscimento a donne e uomini, che hanno saputo vivere una buona vita di lavoro, ispirandosi sempre ai valori fondamentali di dedizione, impegno costante, senso del dovere, lealtà, responsabilità. E onestà.

Sono 4 i Lavoratori Dipendenti premiati:

Mauro Capuccella di Torgiano, dipendente dal 1987 della Lungarotti società Agricola;

Antonello Cincini di Passignano sul Trasimeno, dipendente della Tomassini Style S.r.l.;

Paolo Clementi Todi Dipendente della società Agricola Todini;

Loredana Zamponi di Perugia, Socia lavoratrice della RE.LEG.ART. ONLUS, ininterrottamente dal 1991.

Il Premio dell’Impresa riconosciuto a 27 aziende dei settori commercio, industria, artigianato, agricoltura, turismo che hanno incrementato il fatturato e l’occupazione o che si sono particolarmente affermate sui mercati esteri o che hanno conseguito particolari risultati nel settore di appartenenza. Le 27 imprese premiate e relative motivazioni in allegato.

Per questa Premiazione della ripartenza post Covid, per la prima volta, assegnati Premi speciali: “Imprese tra Passato, Presente e Futuro” alle imprese già premiate da più di 10 anni. E alle imprese con almeno 50 anni di ininterrotta attività. In allegato imprese e motivazioni.

Personaggi eccellenti sono stati insigniti dei Premi al Merito 2021 “pubblico riconoscimento a tutte le componenti che in Italia e all’Estero sono impegnate per il raggiungimento di sempre più alti obiettivi di progresso economico e civile”.

Accolto da un caloroso applauso ha ritirato il Premio al Merito Sua Eminenza Gualtiero Bassetti, Cardinale e Arcivescovo metropolita di Perugia e Città della Pieve.

La motivazione del premio al Cardinal Bassetti recita:

“per aver sempre dimostrato, nella sua brillante carriera ecclesiastica, una profonda sensibilità alle problematiche sociali, al mondo del lavoro e ai ceti meno abbienti, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni, promuovendo da tempo la realizzazione di un “patto educativo” fra comunità ecclesiale ed Istituzioni che possa rispondere all’emergenza educativa, raccogliere le istanze dei giovani ed avvicinare i “lontani”.

Due donne affiancano sua Eminenza mons. Bassetti nell’albo d’oro dei Premiati al Merito: Maria Rita Mantovani Cucchia, di Perugia, “per le sue elevate capacità professionali che hanno determinato il successo della Casa di Cura Porta Sole, oggi centro polispecialistico di rilievo, moderno ed efficiente, dotato di attrezzature tecnologiche di prestigio ed accreditato dalla Regione Umbria. Dal 1978, sotto la sua egida, il management della Clinica lavora per migliorare il rapporto umano con i pazienti e perfezionare il comfort ambientale, puntando sempre alla crescita della struttura all’insegna della qualità e dell’eccellenza”. E Laura Musella di Foligno “per aver organizzato, con professionalità, tenacia e passione, eventi culturali di levatura nazionale ed internazionale e per i successi ottenuti quale Direttore Artistico del progetto Omaggio all’Umbria, festival che vanta il merito di godere della consulenza artistica del Maestro Uto Ughi e che da sempre punta sull’eccellenza dei musicisti, tanto da ottenere un crescente interesse dei media, che hanno determinato la sempre maggiore visibilità dell’evento e del territorio che lo ospita”.

C’era grande attesa di conoscere il nome del vincitore del Premio speciale “Perugino nel Mondo” “pubblico riconoscimento ad una personalità di origine perugina che con la propria attività abbia contribuito a far conoscere e a dare risalto al nome di Perugia nel mondo”.

E’ Carlo Pagnotta, patron di Umbria Jazz il “Perugino nel Mondo” del 2021. “Per aver determinato, quale fondatore e Direttore Artistico di Umbria Jazz fin dalla prima edizione del 1973, lo straordinario successo della manifestazione, divenuta evento di rilevanza internazionale, nonché strumento di promozione integrata del territorio, della cultura e delle eccellenze italiane nel mondo, favorendo gli scambi culturali e commerciali ed incrementando il comparto turistico della nostra regione ma anche di tutto il territorio nazionale”.

La cerimonia di Premiazione del Lavoro e dell’Impresa era stata aperta dalla Relazione sullo stato dell’economia regionale tenuta da Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria.

“L’Italia è ripartita, anche l’ Umbria è in movimento” conferma il Presidente Mencaroni, ma giorno dopo giorno ci accorgiamo di quanto gravi siano state e sono ancora, le conseguenze prodotte dalla pandemia, sotto tutti i punti di vista: sanitario, economico, sociale.

All’improvviso ci siamo scoperti più poveri, meno longevi, abbiamo toccato il minimo storico di nascite dall’Unità d’Italia ad oggi. Viviamo con forti tassi di disoccupazione, che per fortuna nella seconda parte dell’anno hanno preso a scendere. E sono due milioni le famiglie entrate in povertà assoluta. Mi ha impressionato un dato: il Covid sta ripiegando, è vero, ma è già riuscito a far scendere a 82 anni la speranza di vita alla nascita, 1,2 anni in meno rispetto al 2019”.

“Le nostre analisi ci permettono di dire che anche l’Umbria è sulla buona strada, ma sta risalendo a ritmi meno accelerati rispetto a quelli di altre aree del paese. Il rimbalzo del PIL regionale previsto per il 2021 - segnala SVIMEZ - si fermerà a un più 4%, distante da quel + 6% nazionale annunciato dal Governo nell’ultima nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. Siamo indietro anche rispetto alle altre regioni del Centro Italia: Toscana + 5,1%, Lazio +4,6% e Marche + 4,4%”.

“Crescita più contenuta per il PIL 2022: Umbria + 3,8%, come le Marche, non distante da Lazio (+3,9%) e Toscana (+4,1%)”.

“La ripresa produrrà benefici effetti anche sul fronte lavoro” annuncia Mencaroni.

“Nel 2021, l’Umbria crescerà dell’1,4%, per accelerare nel 2022 fino a un promettente + 2,5%, comunque inferiore rispetto al 2,9% della media nazionale”.

“Le imprese hanno ripreso a creare lavoro e nel trimestre da settembre a novembre 2021 abbiamo rivisto in Umbria numeri interessanti. 5.940 le assunzioni programmate dalle imprese a settembre, che saliranno a 16.430 unità nel trimestre da settembre a novembre 2021”.

In forte progressione settembre 2021 appena terminato, su settembre 2020, anno di pandemia: +82,7%.

Pressochè identica la crescita che interesserà il trimestre da settembre a novembre 2021 rispetto allo stesso periodo covid del 2020: +80,1%”.

Interessante verificare quali settori produttivi creano in questo momento più occupazione.

“E dunque, delle 5.940 entrate al lavoro previste a settembre, 3.870, il 65,1%, sono ascrivibili ai Servizi. 2.070, il 34,8% all’Industria.

Nel dettaglio:

980 posti nel Commercio (16,4%);

1.010 nei Servizi di Alloggio Alberghi e Ristoriazione, Servizi Turistici (17%);

1.170 Servizi alle Imprese (19,6%)

710 Servizi alle Persone (11,9%).

Le piccole e medie imprese – da 1 a 49 dipendenti – investono sul lavoro: il 67,8% di tutti i fabbisogni occupazionali indicati dalle imprese umbre umbre a settembre sono generati dalle pmi.

“Numeri che ci riportano al 2019, l’anno prima della crisi da Covid 19, dunque un anno di normalità, che oggi in termini di lavoro, per il trimestre settembre – novembre, superiamo del 20%”.

“Sul lavoro viviamo una pesante contraddizione, quasi paradossale: in Italia ci sono 2 milioni e trecento mila disoccupati, eppure migliaia di aziende non trovano i lavoratori che cercano”.

E’ il MISMATCHING, il fenomeno di disallineamento tra le competenze richieste dall’azienda e quelle disponibili sul mercato.

Il problema è molto serio: in Umbria in 42 casi su 100 le imprese incontrano gravi difficoltà nella ricerca di profili in grado di occupare un determinato posto di lavoro. Superiamo in negativo di oltre dieci punti sia la media Italia che quella del Centro Italia.
“Una vera emergenza, in Umbria particolarmente seria: per tasso di difficoltà nel reperimento di lavoratori, in Italia siamo la terza peggiore regione”.

“Un altro segnale che tende al miglioramento – conclude il Presidente Mencaroni. Nel secondo trimestre del 2021, da aprile a giugno, la natalità delle imprese è tornata in Umbria ai livelli pre-covid, con 1.265 nuove iscrizioni, quasi il doppio delle 650 imprese che invece, nello stesso periodo hanno cessato l’attività. Positivo di 615 unità il saldo tra imprese aperte e chiuse.

E’ un dato questo che deve far riflettere: se riprende a crescere la voglia di fare impresa, l’uscita dalla crisi pandemica sarà più rapida e soprattutto più solida”.


Ultimo aggiornamento

30-08-2022 14:08

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