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La Camera di Commercio dell'Umbria fa un altro deciso balzo in avanti in termini di trasparenza, partecipazione e legame con il territorio. Tutti possono partecipare online fino al 24 settembre. A gennaio 2021 la fusione degli Enti camerali di Perugia e Terni con la nascita della Camera di Commercio dell’Umbria. Due anni e mezzo difficili in cui però molto è stato fatto per delineare nuove politiche di intervento all’interno di un perimetro regionale unitario. Ora si tratta di rendere le Linee programmatiche, e gli interventi che ne derivano, più aderenti al contesto economico e sociale in evoluzione e sempre più rispondenti agli effettivi bisogni del territorio.

La dichiarazione

Giorgio Mencaroni, Presidente Camera di Commercio dell’Umbria: “La Consultazione pubblica lanciata dalla Camera di Commercio ha un obiettivo preciso: aggiornare le linee della seconda parte del mandato 2021-2026 alla luce dell’evoluzione del contesto economico e sociale, facendo tesoro del molto che è stato realizzato nella prima parte del mandato della Camera di Commercio unica regionale, che ha visto il suo debutto nel gennaio 2021, con la fusione delle Camere di Perugia e Terni. Due anni e mezzo vissuti nel pieno di grandi difficoltà, come la pandemia da Covid-19 e la conseguente necessità di tenere in piedi le aziende con aiuti ad hoc, la forte inflazione della ripresa posto Covid e gli effetti della guerra in Ucraina. Nella prima parte del mandato l’azione Camera di Commercio unica dell’Umbria è stata indubbiamente incisiva grazie non solo alla quantità e qualità delle iniziative realizzate, ma anche alla capacità mostrata dalla Camera nella collaborazione con le altre Istituzioni e le forze economiche-sociali dell’Umbria, dando vita a collaborazioni e sinergie attraverso 23 nuovi accordi di rafforzamento delle alleanze e nuove collaborazioni istituzionali. Una capacità di collaborazione, stimolo e proposta riconosciuta dagli stakeholders della Camera di Commercio e che strategicamente può orientare il posizionamento dell’Ente camerale come piattaforma di intermediazione tra i vari soggetti, pubblici e privati, che agiscono a livello territoriale. Una strada, quella della trasparenza, della partecipazione, della collaborazione, dell’apertura, dell’ascolto, delle sinergie, che trova un altro momento estremamente significativo nella Consultazione pubblica che abbiamo lanciato”.

Una Consultazione pubblica sulle linee di mandato 2021-2026. È quella che lancia per la prima volta la Camera di Commercio dell’Umbria dando un segnale forte in termini di partecipazione, trasparenza e legame con il territorio (non a caso l’iniziativa viene lanciata con il claim “Soluzioni per crescere insieme”). Fino al 24 settembre, infatti, i portatori d’interesse, siano essi singoli cittadini, imprese, istituzioni o organizzazioni, potranno presentare idee, proposte e suggerimenti che aiutino la Camera di Commercio a rendere le Linee programmatiche, e gli interventi che ne derivano, più aderenti al contesto economico e sociale e sempre più rispondenti agli effettivi bisogni del territorio - per partecipare fare riferimento al link www.umbria.camcom.it/la-camera/consultazione-pubblica-sulle-linee-di-mandato-2021-2026

Una Consultazione pubblica che cade a metà del mandato quinquennale 2021-2026 dell’Ente camerale e che punta ad aggiornare, appunto con il contributo di una vasta partecipazione, le linee programmatiche e operative della seconda parte del mandato. Sarà compito poi del Consiglio camerale fare sintesi di tutte le proposte pervenute, rendendole coerenti con le disponibilità economiche e con gli impegni indifferibili dell’Ente.

A gennaio 2021 la fusione degli Enti camerali di Perugia e Terni con la nascita della Camera di Commercio dell’Umbria. Due anni e mezzo difficili in cui però molto è stato fatto per delineare nuove politiche di intervento all’interno di un perimetro regionale unitario

La prima parte del mandato quinquennale della Camera di Commercio dell’Umbria si è svolta in un periodo complicato, caratterizzato dalla pandemia da Covid-19, dal processo di riorganizzazione delle filiere produttive nella ripresa post Covid con una forte crescita dell’inflazione, dallo scoppio della guerra in Ucraina e dai suoi effetti rilevanti, come la corsa dei prezzi dell’energia che ha spinto ancora di più le pressioni inflazionistiche.

In questi due anni e mezzo complicati il processo istituzionale che ha visto nascere la Camera di Commercio dell’Umbria è giunto in una fase di maturazione: molto è stato fatto per costruire un nuovo assetto organizzativo e per delineare nuove politiche di intervento, all’interno di un perimetro regionale unitario. L’azione della Camera di Commercio, anche in virtù del suo nuovo assetto regionale, è stata più incisiva, come tale riconosciuta dai nostri principali stakeholders.

Accanto alle attività e alle iniziative consolidate, la Camera di Commercio dell’Umbria in questi due anni e mezzo ha puntato sugli elementi chiave dello sviluppo sostenibile, a cominciare dalla transizione digitale ed ecologica; sull’internazionalizzazione; sull’orientamento e la formazione; sulla costruzione di progetti di filiera per promuovere le produzioni e i servizi locali di qualità, incentivando lo sviluppo imprenditoriale; sul supporto tecnico-operativo per l’attuazione del Pnrr supportando le imprese nel coglierne tutte le opportunità; sull’informazione economica. Davvero numerosi, in questi come anche in altri ambiti, i bandi e voucher per le imprese varati dalla Camera.

Il tutto è stato fatto con una rinnovata interlocuzione e collaborazione con le altre Istituzioni dell’Umbria, dando vita a collaborazioni e sinergie con la Regione, l’Università degli Studi di Perugia, l’Università per stranieri, Sviluppumbria, l’Arpa e così via (ben 23 i nuovi accordi di rafforzamento delle alleanze e nuove collaborazioni istituzionali), e mantenendo saldo e sempre più stretto il raccordo con le Associazioni di categoria, che sono il capisaldo di quella “casa delle imprese” che è la Camera di Commercio. Una capacità di collaborazione, stimolo e proposta, quella dell’Ente camerale, riconosciuta dai suoi stakeholders e che, considerata la rilevanza che il sistema camerale gioca nell’interlocuzione con i vari livelli politico-istituzionali, può strategicamente orientare il posizionamento dell’Ente camerale come piattaforma di intermediazione tra i vari soggetti, pubblici e privati, che agiscono a livello territoriale. In quest’ambito, un ulteriore ambito strategico di azione per la Camera di Commercio può essere individuato nel costruire un ruolo da protagonista nel processo di costruzione europea, in particolare accompagnando il sistema imprenditoriale nell’individuare risorse e opportunità, come difficoltà e rischi, emergenti nell’UE.

In altre parole, la Camera di Commercio dell’Umbria non è più vista solo come un puro erogatore di finanziamenti, ma come un elemento cruciale nell’interlocuzione con Istituzioni e le forze economiche e sociali per le scelte strategiche dello sviluppo.


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Ultimo aggiornamento

18-10-2023 10:10

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