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Stamattina si è tenuta a Perugia la cerimonia di premiazione dei “magnifici 10” vincitori del Raccontami 2024, un Premio di grande prestigio patrocinato dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e che ha visto candidature pervenire da Italia, Regno Unito, Germania, Spagna e Brasile.

L’evento, presentato dal Presidente di giuria e noto volto RAI Bruno Gambacorta, era come sempre inserito nel programma ufficiale del Festival Internazionale del Giornalismo in svolgimento in questi giorni nel capoluogo umbro.

Grande la soddisfazione del presidente Giorgio Mencaroni “per l’elevato tasso qualitativo dei giornalisti e delle testate vincitrici del Premio” organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria e che dal 2009 non finisce mai di stupire

Particolarmente interessanti le riflessioni e i punti di vista emersi su un possibile modello umbro di sviluppo turistico: arte, enogastronomia e jazz le parole chiave di questa XIV edizione del Premio.

Alla consegna dei riconoscimenti presenti diversi rappresentanti delle istituzioni culturali umbre.

Tanta era l’attesa per vedere da vicino e incontrare i protagonisti della quattordicesima edizione del Concorso Giornalistico Internazionale Raccontami l’Umbria che dal lontano 2009 premia articoli e video che hanno contribuito a valorizzare il patrimonio culturale, artistico, ambientale e produttivo della regione, facendo conoscere nel mondo l’Umbria e le sue unicità.

Tutti i premi e le menzioni speciali sono stati consegnati nel corso della cerimonia ufficiale che si è tenuta oggi 19 aprile a Perugia, presso il Centro Servizi Camerali G. Alessi di via Mazzini, nell’ambito del Festival Internazionale di Giornalismo del cui programma il Premio “Raccontami l’Umbria-Stories on Umbria” è parte integrante sin dalla nascita. La cerimonia è stata condotta dal noto giornalista RAI Bruno Gambacorta, esperto di turismo ed enogastronomia e da anni apprezzato presidente della Giuria.

Grande soddisfazione in Camera di Commercio per l’elevato tasso qualitativo dei giornalisti e delle testate vincitrici dell’edizione 2024 del Premio Giornalistico Internazionale Raccontami l’Umbria che, nato nel lontano 2009, ha ormai consolidato una fama globale. Le candidature inviate alla segreteria del Premio, che anche per questa edizione godeva del patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, sono pervenute da Italia, Regno Unito, Germania, Spagna e Brasile .

I vincitori 2024 e le motivazioni della Giuria

Vince nella Sezione Turismo, Ambiente e Cultura il folignate Giovanni Picuti con il pezzo “Un sassofono e un grifo rampante”, un brillante affresco della Perugia nella stagione di Umbria Jazz, uscito su “La Repubblica” – Le Guide ai sapori e ai piaceri.

Motivazioni della Giuria
C’è una “Umbria felix” che rinasce anno dopo anno, quando i suoni del mondo colorano le antiche città del silenzio. Umbria Jazz. Basta la parola. Cinquanta anni di una “jam session” che si vorrebbe infinita: svanisce e riappare, una stagione dopo l’altra. Giovanni Picuti, cantore della “beata umbritudine”, l’attitudine ruvida e insieme generosa a saper cogliere l’attimo fuggente e a volte nascosto del gusto della vita, affetta i ricordi di giorni caldi e appassionati, mescola le note e sapori e brinda, insieme ai lettori, a un piacere diventato abitudine che torna a spuntare sulla porta di casa.

Per la sezione Umbria del Gusto il premio è stato assegnato alla giornalista tedesca Ulrike Sauer per l’articolo “Das große Schnüffeln” (Un affare tutto da annusare) uscito sulla prestigiosa testata tedesca Süddeutsche Zeitung: un accurato approfondimento dedicato al prezioso tartufo, sempre più raro in natura.

Motivazioni della Giuria
Nel lavoro di Ulrike Sauer ci sono tutti gli elementi dei migliori approfondimenti giornalistici, così come quelli del tartufo bianco, da lei raccontato: dalla ricerca sul campo, all’analisi dei dati e dei risvolti economici locali e globali, dalla conoscenza della storia, alle nuove tendenze, con attenzione alla sostenibilità e alla digitalizzazione agricola. È un reportage e insieme un’inchiesta, dove una pluralità di voci e di fonti si intrecciano in un racconto rigoroso e avvincente.

Nella sezione Video si sono affermati Dario Tomassini, Elisa Marioni e Andrea Rossini del Tgr Rai Umbria, per lo straordinario documentario “Umbria Jazz 50. Time after time”, ricco di vivaci e franche testimonianze e sorprendenti spezzoni d’epoca.

Motivazioni della Giuria
Il DocuFilm “Umbria Jazz 50 – Time after time” è un viaggio nel primo mezzo secolo della manifestazione umbra. Gli autori hanno messo insieme le voci dei protagonisti e le immagini delle teche Rai ottenendo un racconto giornalistico ricco di suggestioni, musica e parole. Si ripercorre l’inizio pioneristico, gli anni della contestazione, le contaminazioni tra generi, i concerti che hanno fatto la storia. Nel video convivono il passato, il presente e il futuro di uno dei festival più noti nel mondo dedicati al jazz. Il Premio della Giuria è andato al giovane giornalista milanese Alessandro Mariani per l’articolo “Olio d’oliva e sostenibilità, l’Umbria laboratorio tra tradizione e innovazione”, uscito su QuiFinanza.it, incentrato sulle nuove pratiche sostenibili per l’economia circolare e la valorizzazione del territorio messe in pratica in Umbria.

Motivazioni della Giuria
Un’articolata analisi delle ricadute ambientali dell’olivicoltura e della produzione oleicola umbra, sempre più orientata verso la sostenibilità: un processo non semplice, che tuttavia trova in questa regione alcuni esempi virtuosi che il giovane giornalista milanese Alessandro Mariani ha descritto con grande competenza.

Il Premio Scuole di Giornalismo lo ha conquistato il giovane piacentino Enrico D’Amo che su Quattro Colonne, il canale della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia, ha realizzato il commovente servizio video “La vita “da film” di Dino Marinelli”, il brioso 90enne dalla battuta sempre pronta che per quasi un quarto di secolo è stato il padrone di casa della Pinacoteca di Città di Castello.

Motivazioni della Giuria
Un personaggio d’altri tempi, si direbbe… ed è proprio così che Dino Marinelli, vivace novantenne per decenni custode e factotum della Pinacoteca di Città di Castello, emerge dal ritratto-intervista che ne ha fatto Enrico D’Amo, allievo della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia. Un servizio piacevole e ben realizzato anche sul piano tecnico.

Le menzioni speciali

Infine sono state due le menzioni speciali che la Giuria ha voluto conferire.

La prima è andata ad Arianna Marelli e Lucia Tironi, in concorso nella sezione Video, che per Sky Arte hanno realizzato il documentario “NERO Perugino Burri”, sulla omonima mostra che nell’ambito delle celebrazioni del cinquecentenario della morte del Perugino ha messo in dialogo, attraverso il nero, i due maestri dell’arte.

Motivazioni della Giuria
Le bellissime immagini fanno entrare lo spettatore all’interno del colore nero, sinonimo di mistero e oscurità, ma anche segno di eleganza senza tempo. Un colore spesso trascurato o incompreso che in questo documentario viene riscoperto nella sua capacità di creare profondità e veicolare la luce. Prodotto per presentare la mostra NERO Perugino Burri, la grande esposizione artistica organizzata da Fondazione Perugia in collaborazione con Fondazione Burri e in programma a Palazzo Baldeschi, rimane un prodotto interessante anche dopo la chiusura della mostra. La seconda menzione speciale, nella sezione Turismo ambiente e Cultura, è stata conferita al giornalista fiorentino Stefano Miliani per “In Umbria chiedono più viaggiatori e meno turisti”, una sapiente riflessione sul modello umbro di turismo all’interno di una lunga intervista a Vittoria Garibaldi, già Soprintendente ai beni storici artistici dell’Umbria, pubblicata su Il Giornale dell’Arte.

Motivazioni della Giuria
Viaggiatori non frettolosi cercasi. Stefano Miliani accompagnato dal racconto sapiente della storica dell’arte Vittoria Garibaldi, esplora un’Umbria in cui il paesaggio e le relazioni umane si fondono in una inaspettata armonia. Nelle vivaci offerte culturali delle città e nel rarefatto silenzio di borghi montani esclusi dal turismo di massa, i sentieri della bellezza incrociano scoperte sorprendenti. Da conservare nella mente e nell’anima.

“Il Premio Internazionale di Giornalismo “Raccontami l’Umbria” - ha ricordato il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni – è stato una bella intuizione che fin dalla nascita ha saputo imporsi all’attenzione del mondo della comunicazione per la serietà e la credibilità della sua proposta”. Prosegue Mencaroni: “Questa edizione si è caratterizzata ancora una volta per firme prestigiose, racconti emozionali, originali analisi socio-economiche e grandi produzioni video. Sono risultati che ci ripagano dell’impegno profuso e ci convincono a proseguire su questa strada”.

Per il Presidente di Giuria, il creatore di Tg2 Eat Parade Bruno Gambacorta, “Il bello di Raccontami l’Umbria è che ogni anno si rinnova, anche perché è una cartina di tornasole della comunicazione in ambito turistico, e infatti in questa edizione è emerso anche il nuovo trend del turismo di prossimità, la riscoperta dell’Italia e dell’Umbria da parte dei viaggiatori italiani ed europei”.

La Giuria 2024 era presieduta da Bruno Gambacorta, noto giornalista televisivo ideatore e responsabile di “TG2 Eat Parade”, affiancato dal Presidente e dal Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni e Federico Sisti, dalla responsabile del settore Stampa e Comunicazione della Camera di Commercio, Paola Buonomo, dall’addetto stampa dell’ente camerale, Giuseppe Castellini, dai giornalisti Federico Fioravanti, Luca Garosi, Anna Maria Selini e da Donatella Binaglia, in rappresentanza dell’OdG Umbria del quale è anche vicepresidente.

Brevi biografie dei premiati

Giovanni Picuti

Avvocato folignate, ha svolto attività di commentatore e opinionista di fatti economici e sociali e coltiva interessi in materia di marketing territoriale, del turismo e antropologia. Ha collaborato a diversi progetti editoriali e per la sua opera giornalistica riceve nel 2011 il primo premio "Viaggiautore - Premio di letteratura di viaggio e giornalismo". Collabora con “Le Guide di Repubblica”.

Ulrike Sauer

Nata e cresciuta in Germania, si trasferisce dopo la laurea in Giornalismo a Roma, dove inizia a raccontare l’Italia sui media tedeschi. Oggi è corrispondente della Süddeutsche Zeitung, uno dei principali quotidiani tedeschi, per il quale scrive soprattutto di economia italiana. Pur vivendo ormai da oltre 30 anni in Italia non ha mai smesso di stupirsi delle straordinarie risorse del Paese, delle sue contraddizioni, delle sue imprenditrici e dei suoi imprenditori.

Dario Tomassini

Giornalista Rai, ha lavorato a La7 e al Tg5 e dal 2021 lavora stabilmente al Tgr dell’Umbria. Specializzato in giornalismo televisivo e radiofonico alla Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia, ha lavorato per anni nel campo della comunicazione politica, curando i profili social di politici ed enti, pubblici e privati, occupandosi di politica, economia e cronache. La sua passione sono le storie e per Radio Rai ha realizzato un podcast sul Mostro di Foligno.

Elisa Marioni

Giornalista professionista dal 2017 e pubblicista dal 2014, si è specializzata in giornalismo televisivo e radiofonico alla Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia. Attualmente è redattrice RAI al Tgr Umbria. Una laurea in Relazioni internazionali, è appassionata di storie, temi sociali e politica.

Andrea Rossini

Perugino, sposato con due figli, lavora alla Rai come redattore Tgr Umbria. Giornalista professionista da trent’anni, ha svolto la gran parte dell’attività come cronista investigativo di nera e giudiziaria a Rimini, in un quotidiano romagnolo, e come corrispondente della Stampa. Laureato in Lettere, accanto alla lunga esperienza nel mondo dei media si è distinto anche come autore con il libro-inchiesta “Delitto Pantani. Ultimo chilometro”. Ha pubblicato anche un romanzo ispirato a una storia vera: “Vita dopo l’amore”.

Enrico D’Amo

Piacentino, laureato in Lettere all’Università di Torino, con la Tesi «Tre scrittori italiani e il cinema. Soldati, Debenedetti, Morante» vince il Premio Sandro Toni, promosso da Fondazione Cineteca di Bologna. Attualmente si sta specializzando in giornalismo televisivo e radiofonico presso la Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia.

Alessandro Mariani

Umbro di nascita e milanese di adozione, giornalista professionista, attualmente collabora con Qui Finanza con articoli e approfondimenti sui temi dell’economia e della sostenibilità ambientale. Una laurea in Scienze storiche e Master in Giornalismo all’Università Cattolica di Milano, ha esperienza nel settore del giornalismo radiofonico e televisivo, tra cui una collaborazione con SkyTg24 come inviato in diretta e come giornalista desk. Si è distinto inoltre al Premio Ischia, come secondo classificato per il “Premio Giornalismo Ambientale d'Impatto”.

Arianna Marelli

Dopo il dottorato in Discipline Filologiche e Linguistiche Moderne alla Scuola Normale Superiore a Pisa, con diverse pubblicazioni all’attivo, diventa autrice presso la casa di produzione di documentari culturali 3D Produzioni di Milano, con attività di ideazione e sceneggiatura di documentari, interviste a personalità del mondo culturale, in ambito letterario, artistico e del design. Nel suo curriculum ha all’attivo la firma di numerose sceneggiature tra cui la più recente per il documentario Otro Renacimiento. Da Napoli a Madrid, dal Prado a Capodimonte con la regia di Valeria Parisi, su soggetto di Didi Gnocchi, in onda su Rai5.

Lucia Tironi

Giornalista professionista dal 2001, una laurea in Lettere e Filosofia all'Università degli studi di Trieste. Triestina di nascita e milanese d'adozione, ha lavorato per le principali testate giornalistiche italiane: da Radio Capital a Repubblica, in versione cartacea e online e a Repubblica tv, per un totale di 17 anni nel Gruppo Gedi. Attualmente lavora come autrice presso la 3D Produzioni di Milano, casa di produzione di documentari e film d'arte e cultura per testate televisive come la Rai, Sky Arte, La7, Mediaset. Oltre che di arte e cultura, nella sua carriera si è occupata anche di cronaca e di temi sociali, curando anche un blog-osservatorio su Repubblica.it.

Stefano Miliani

Fiorentino, laureato in lingua e letteratura inglese all’università di Firenze, è giornalista professionista dal 1992, e si è sempre occupato in prevalenza di temi culturali e di spettacolo.

Ha svolto gran parte della sua carriera professionale nel quotidiano l’Unità ed è stato anche redattore a Roma del sito d’arte Kataweb Art - gruppo la Repubblica-l’Espresso. Attualmente collabora con il Giornale dell’Arte, con il sito Tiscali Cultura del portale Tiscali Notizie e con il portale globalist.

Ultimo aggiornamento

23-04-2024 09:04

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