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È il messaggio che arriva dall’incontro di alto livello di riflessioni, approfondimento e proposte, dal titolo “La discriminazione di genere nei luoghi di lavoro – prevenire, riconoscere, contrastare”, tenuto questa mattina a Perugia presso il Centro congressi della Camera di Commercio dell’Umbria e molto partecipato, organizzato dall’Ente camerale insieme al Comitato Unico di Garanzia e al Comitato per l’Imprenditoria Femminile in vista della “Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne”.

La barriera visibile è di fatto abbattuta, perché la normativa sul contrasto alla discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro ai danni è oggi avanzata e compiuta, sia a livello europeo che italiano. Sono ora le barriere invisibili quelle da abbattere, anche se c’è da dire che passi avanti sono stati fatti. E le barriere invisibili si abbattono se si rafforza costantemente l’impegno corale per l’affermazione della parità all’interno della società e delle organizzazioni lavorative affinché l’agire collettivo effettivo e diffuso garantisca la piena tutela della parità della persona, con riguardo alla specifica condizione soggettiva. Occorre quindi sostenere il percorso di trasformazione culturale e organizzativa attraverso politiche sempre più’ mirate, azioni convergenti e sviluppo di strumenti di supporto per il contrasto al pregiudizio negativo, per la rimozione delle discriminazioni e per l’affermazione della parità.

Insomma, un lavoro da fare a vari livelli: con il cacciavite dell’implementazione della normativa, stringendo sempre più sul suo rispetto (nel medio-lungo periodo la legislazione incide su comportamenti, visioni, aiutando a far cadere tabù, a ridurre la forza degli stereotipi) , e con un’incessante attività d’informazione, formazione e conoscenza. Un lavoro corale, che richiede la convergenza di tante competenze e volontà, di battaglie legislative come di battaglie culturali.

È il messaggio che arriva dall’incontro di alto livello di riflessioni, approfondimento e proposte, dal titolo “La discriminazione di genere nei luoghi di lavoro – prevenire, riconoscere, contrastare”, tenuto questa mattina a Perugia presso il Centro congressi della Camera di Commercio dell’Umbria e molto partecipato, organizzato dall’Ente camerale insieme al Comitato Unico di Garanzia e al Comitato per l’Imprenditoria Femminile in vista della “Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne”.

Un incontro che è stato corale e che, con la regia di Federico Sisti, Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, che ha tenuto saldo il fil rouge tra i vari interventi, ha colto le varie caratteristiche e dimensioni del problema a 360 gradi, individuando la molteplicità di punti critici di una questione antica e complessa, piena di sfaccettature anche molti sottili, fatta anche di aspetti psicologici, del peso di vecchi e nuovi retaggi legati all’organizzazione della società.

Un quadro di conoscenze necessario per poter continuare ad avanzare nelle politiche e nei provvedimenti concreti per giungere all’annullamento del gender-gap.

Un punto, questo, messo bene in evidenza dal Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, nel suo saluto istituzionale: “La discriminazione nei confronti delle donne continua a costituire una barriera invisibile, ma ben presente, negli ambienti di lavoro. Il gap gender non solo è una chiara ingiustizia, ma rende meno competitive le imprese, come dimostrano tutti gli studi che pongono una correlazione diretta tra le pari opportunità e tassi di maggiore di crescita aziendale. Peraltro, le aziende dove il gender gap è annullato sono molto più resilienti rispetto alle altre”.

I saluti istituzionali sono stati portati anche da Dalia Sciamannini, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile dell’Ente camerale (“sulla discriminazione delle donne nei luoghi di lavoro è l’ora di fare un balzo decisivo in avanti, dopo i progressi compiuti negli ultimi venti anni”, e da Giuliana Piandoro, Presidente Comitato Unico di Garanzia Camera di Commercio dell’Umbria (“Molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare. Incontri come questo di oggi sono una spinta importante per arrivare a cogliere l’obiettivo di gender-gap zero. L’incontro di stamattina viene riconosciuto come ore di formazione per i dipendenti della Camera di Commercio dell’Umbria che partecipano. Un segnale di sensibilizzazione per diventare tutti più consapevoli sul gender gap nei luoghi di lavoro”).

Numerose le relazioni tecniche. In estrema sintesi, Alessandra Ligi, Direttrice Inail Umbria, ha affermato tra l’altro che “promuovere il diversity management e la sicurezza nelle imprese” e che ora, nonostante alcuni limiti, abbiamo il fondamentale Codice pari opportunità"; Andrea Benedetti, Responsabile Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia, ha spiegato l’attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per la tutela e vigilanza sui fenomeni discriminatori, mentre Fausto Lamparelli, Questore di Perugia, ha affermato - all’interno di una relazione che ha toccato molti punti - che “vergogna e speranza di uscirne sono i due principali motivi che portano le donne a non denunciare abusi e violenze subite”, ribadendo che “i centri di ascolto sono fondamentali”.

Sylvia Liuti, esperta di Politiche di genere - AIDP Inclusion, ha indicato delle priorità precise: “sensibilizzare, formare, attuare programmi specifici di certificazione di genere, assumere prospettive di genere”. Pietro Bussotti, Consigliere CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi), ha scandito: “Esiste anche la discriminazione indiretta, strutturale, che non sembra neanche tale”. E ancora: “Il sistema tende a reagire al cambiamento”.

Marilina Labia, Dirigente SiCamera-Unioncamere, ha sottolineato come la certificazione di genere sia una grande opportunità per le imprese: “Dal 6 dicembre al 28 marzo 4milioni di euro per promuovere la certificazione”.

Sono seguiti gli interventi di Caterina Grechi, Presidente Centro Pari Opportunità Regione Umbria (“La dignità parte da una pari ed equa retribuzione. Urgente realizzare un Point Donna Lavoro. Stiamo anche sensibilizzando i ragazzi di dieci plessi scolastici”), e di Rosita Garzi, Consigliera di Parità regionale (“Al momento stiamo trattando quattro casi di discriminazione che mi tolgono il sonno”).

Michele Michelini, Direttore Sviluppo Economico della Regione, ha portato il saluto della presidente Donatella Tesei e ha ricordato che “la Regione Umbria ha previsto importanti risorse per la parità di genere”.

Ultimo aggiornamento

23-11-2023 15:11

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