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Due gli interventi prioritari che emergono: il completamento del Quadrilatero Umbria-Marche e il nodo stradale di Perugia. Tra gli altri interventi prioritari la velocizzazione della Foligno-Perugia-Terontola, il potenziamento della Orte-Falconara, la realizzazione della Piastra Logistica Umbra e la «Due Mari» Grosseto-Fano.

Il presidente camerale Giorgio Mencaroni: “Una regione che non ha infrastrutture non può avere sviluppo e le nostre imprese soffrono enormemente per l’isolamento. Il nostro Ente da tempo è in prima linea per lo sviluppo infrastrutturale dell'Umbria. Speriamo si giunga in tempi brevi all'avvio di progetti in grado di far crescere la nostra dotazione ferroviaria e aeroportuale.”

La soddisfazione di Fabrizio Meroni, Uniontrasporti, che ha presentato l’aggiornamento del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Umbria che “ha consentito di focalizzare l’attenzione sui fabbisogni del sistema imprenditoriale in tema di infrastrutture e di innovazione per consentire alle imprese di mantenere un livello adeguato di competitività nei mercati”.

Enrico Melasecche ha ricordato l’impegno profuso dalla Regione ed in particolare la “vittoria” nella questione della MedioEtruria, dove però “non bisogna abbassare la guardia”, lamentando tuttavia “che troppo a lungo l’Umbria e le altre regioni dell’”Italia di Mezzo” sono state trascurate dai governi nazionali a vantaggio di quelle del Nord e del Sud”.

Presentata la nuova edizione delLibro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Umbria” realizzata dalla Camera di commercio dell’Umbria, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. L’iniziativa rientrava nel secondo “Roadshow camerale” nazionale sui temi infrastrutturali che coinvolge i 19 territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere attraverso il Fondo di Perequazione 2021-2022 e prosegue il percorso avviato nel 2021.

L’aggiornamento del Libro Bianco evidenzia le priorità urgenti che rispondono ai fabbisogni logistici ed infrastrutturali del sistema imprenditoriale, individuando un elenco di opere indifferibili per il sistema economico regionale grazie agli esiti dell’indagine nazionale ed al costante e fondamentale confronto con il territorio.

L’indagine, che ha coinvolto oltre 300 imprese del territorio, evidenzia una convergenza su due interventi prioritari da parte di tutte le imprese: il completamento del Quadrilatero Umbria-Marche e il nodo stradale di Perugia. Tra gli altri interventi risultano prioritari il potenziamento e la velocizzazione della linea Foligno-Perugia-Terontola, il potenziamento e lo sviluppo della direttrice Orte-Falconara, la realizzazione della Piastra Logistica Umbra e, infine, la Superstrada «Due Mari» - E78 Grosseto-Fano.

Il territorio umbro soffre di connessioni interregionali non efficienti con particolare riferimento alle ferrovie. È forte la necessità di investimenti in questo ambito, a partire dal ripristino della ex Ferrovia Centrale Umbra per il trasporto locale, fino all’insediamento della nuova stazione dell’alta velocità ferroviaria Medio Etruria, per i collegamenti con le altre regioni d’Italia. Di grande importanza strategica sono inoltre i collegamenti con le regioni limitrofe che consentirebbero di superare l’isolamento geografico e di poter usufruire dei porti marittimi di Civitavecchia e Ancona; in quest’ottica gli interventi sulla linea Orte-Falconara, la Superstrada «Due Mari» e il Quadrilatero Marche-Umbria risultano quindi fondamentali per lo sviluppo della regione. Proprio questi due ultimi interventi si inseriscono in quadro di potenziamento dell’infrastruttura stradale che ad oggi rimane la modalità di trasporto maggiormente utilizzata (soprattutto per l’export EU) e per la quale è fondamentale garantire la sicurezza e la corretta manutenzione.

Elemento di novità di questa edizione del Libro Bianco sono gli indicatori di performance territoriali (KPI), declinati rispetto alle infrastrutture di trasporto e logistica, a quelle digitali ed energetiche, che misurano il distanziamento di ciascun territorio provinciale rispetto alla media nazionale.

L’indice di sintesi dell’Umbria risulta essere al di sotto della media nazionale (92,7), ma è opportuno evidenziare i risultati positivi della provincia di Terni in ambito stradale e ferroviario e della provincia di Perugia in ambito aeroportuale.

Con riferimento al «KPI energia» il risultato dell’Umbria (101,8) evidenzia una performance regionale leggermente superiore alla media nazionale che corrisponde al settimo posto a livello nazionale.

Per il «KPI digitale» L’Umbria si colloca all’ottavo posto tra le regioni italiane, con un punteggio di circa 6 punti superiore alla media nazionale.

Ha introdotto i lavori il Presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni.

"Una regione che non ha infrastrutture non può avere sviluppo – così ha esordito Mencaroni. I collegamenti sono assolutamente centrali per le imprese che soffrono enormemente per l’isolamento. Il nostro Ente da tempo è in prima linea per lo sviluppo infrastrutturale dell'Umbria. Speriamo si giunga in tempi brevi all'avvio di progetti in grado di far crescere la nostra dotazione ferroviaria e aeroportuale. Siamo ancora molto indietro per quanto riguarda le ZLS e dobbiamo assolutamente potenziare il collegamento con gli strategici porti di Civitavecchia e Ancona”.

Ai saluti introduttivi è seguito il dettagliato intervento di Fabrizio Meroni, Project manager Uniontrasporti, che ha presentato il Programma Infrastrutture 2021-2022 e l’aggiornamento del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Umbria - che abbiamo già esplicitato - e che “ha consentito di focalizzare l’attenzione sui fabbisogni del sistema imprenditoriale in tema di infrastrutture e di innovazione per consentire alle imprese di mantenere un livello adeguato di competitività nei mercati”.

E’ stata quindi la volta di Alessandro Panaro, Responsabile Area di Ricerca Maritime & Energy Economy, SRM (Gruppo Intesa Sanpaolo), con un focus su « ZLS interregionale: analisi delle opportunità per l'Umbria». Panaro ha illustrato la situazione attuale delle sette ZLS e dell’unica ZES in Italia che sono appositamente “nate per spingere la crescita industriale e logistica ed attrarre investimenti esteri”, dando anche qualche prezioso consiglio per strutturare il piano di sviluppo strategico regionale, primo fra tutti quello di scegliere zone libera da vincoli ambientali o culturali. Al termine del suo intervento Panaro ha mostrato come, in base a numerosi indicatori, la scelta di dirigersi verso il Tirreno e quindi verso Civitavecchia sia preferibile a quella di Ancona e dell’Adriatico, soprattutto perché la ZLS di Civitavecchia è in una fase di realizzazione più avanzata.

Nella seconda parte dell’evento si è tenuta la tavola rotonda alla quale hanno partecipato Antonello Marcucci, Presidente SASE S.p.A. – Aeroporto dell’Umbria, Pietro Aimone, RFI Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e Riccardo Morelli, Presidente ANITA – Ass. Naz. Imprese Trasporti Automobilistici, insomma tutti esperti delle tre principali modalità di trasporto.

Antonello Marcucci ha sottolineato i recenti expoit dell’aeroporto regionale che nel giro di pochi anni ha raddoppiato il numero dei passeggeri, ribadendo la scelta strategica di non operare cargo per la vocazione prettamente turistica della regione. Ha tuttavia salutato il nuovo collegamento con Bergamo e, limitatamente al weekend, con Milano Linate per offrire un utile servizio agli uomini di affari.

Pietro Aimone ha ricordato che a breve verrà realizzata la cruciale stazione di Perugia – Collestrada – Aeroporto e che si sta investendo molto sulla direttrice Terni-Civitavecchia per sostenere la fondamentale industria siderurgica ternana.

Riccardo Morelli, infine, ha tenuto a ribadire la sua idea di Umbria come regione che vive anche di manifattura e quindi della necessità di collegarla più e meglio alle due direttrici che la lambiscono ad est e ad ovest verso il nord Italia e soprattutto verso il nord Europa, Germania in primis.

Tirando le somme del dibattito, il Segretario Generale Federico Sisti ha sottolineato l’importanza di momenti di incontro come quello di oggi per studiare e ricalibrare “i giusti assetti logistici di una regione” e sostanzialmente per capire dove si vuole andare.

Gli ha fatto eco, a conclusione dei lavori, l’Assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti, Enrico Melasecche che ha ringraziato per l’invito, promettendo di far buon uso di tutto il materiale diffuso anche con altri dirigenti della regione. Melasecche ha ricordato l’impegno profuso dalla Regione ed in particolare la “vittoria” nella questione della MedioEtruria, dove però “non bisogna abbassare la guardia”. Melasecche ha infine ricordato la chiusura di tanti cantieri come quello della Guinza o quello imminente a Casacastalda, lamentando che troppo a lungo l’Umbria e le altre regioni dell’”Italia di Mezzo” sono state trascurate dai governi nazionali a vantaggio di quelle del Nord e del Sud.


Ultimo aggiornamento

28-03-2024 15:03

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