Un tempo erano ferrovie d’acqua. Oggi sono le strade più ricercate dai ciclisti perché qui sicurezza, arte e natura si sposano per regalare momenti di relax e paesaggi mozzafiato. Scoprile con noi

In Umbria, nel cuore verde d’Italia

Sembra di pedalare sulla cima degli alberi quando si percorrono alcuni tratti della greenway che collega Spoleto a Norcia. Il percorso dell’ex ferrovia, inaugurato nel 1926 e lungo 52 chilometri, conta gallerie elicoidali, scenografici viadotti e alti ponti su torrenti

impetuosi (umbriatourism.it). Il percorso su sterrato, sicuro e che non prevede passaggi su statali, è lungo 33 chilometri. Il primo tratto di 20 ha la pendenza maggiore, porta da Spoleto a Santa Anatolia di Narco e ti fa toccare con mano la bellezza di quest’opera

di ingegneria d’epoca. Il secondo, lungo 13 km e adatto ai bambini, costeggia il Nera fino a Borgo Cerreto e regala splendidi scorci sulle anse del fiume. «Uno dei punti che preferisco è alla stazione di Caprareccia dove, mentre pedali sul lungo viadotto in curva, metro dopo metro davanti al tuo sguardo si apre la vista su tutta la valle spoletana con i suoi borghi da cartolina: Montefalco, Spello, Trevi e persino Assisi nelle giornate limpide» dice Luca Ministrini, presidente della corsa SpoletoNorcia in MTB che quest’anno si terrà il primo

settembre (laspoletonorciainmtb.it)

MERITA UNA DEVIAZIONE: da Sant’Anatolia di Narco, costeggiando la sponda sinistra del Nera, lungo una strada ondulata con alcuni strappi, si arriva alla cascata delle Marmore: imperdibile.

FA PER TE SE: vuoi metterti alla prova su sterrato e dentro lunghe gallerie non illuminate. I noleggi bici sono a Spoleto e Santa Anatolia.


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