Negli ultimi anni sempre più giovani stanno riscoprendo la bellezza della natura e il valore delle tradizioni che hanno accompagnato la vita del nostro paese, un esempio di questo fenomeno è legato alla storia del Tevere, un fiume che ha da sempre segnato la civiltà delle comunità umbre. Un gruppo di studenti di Marsciano è rimasto affascinato da questo straordinario paesaggio fluviale che offre anche meravigliose storie di vita lontane nel tempo, come quella dell’Abbazia San Sigismondo che fu punto di riferimento religioso e civile fin dal Medioevo e che si trova proprio di sentinella sulla piana del Tevere. Il crescente desiderio di connessione con la natura ha portato questi ragazzi a esplorare il fiume in modo nuovo, a rivolgersi a esperienze che combinano il rispetto per l'ambiente con la riscoperta delle tradizioni ed è proprio lungo il percorso del Tevere, nel tratto che va da Fratta Todina a Deruta, passando per Marsciano, che si sono imbattuti in antiche pratiche di attraversamento del fiume, semplici quanto affascinanti: barche e passerelle, metodi efficienti per trasportare uomini e donne, animali e cose, da una sponda all’altra, insomma per favorire il collegamento fra le comunità della Media Valle del Tevere.

Fino a pochi decenni fa fiumi come questo costituivano un ostacolo che, nel nostro territorio, è stato superato grazie a semplici passerelle in legno nei tratti meno pericolosi, ma soprattutto grazie al geniale utilizzo di barche a fondo piatto che, non essendo dotate di motore, si muovevano grazie ad un sistema di funi che ruotavano su delle carrucole ancorate alle due sponde. Una specie di “zattere”, quindi in grado di trasportare fino a 40 persone o caricare animali di grossa stazza come cavalli o mucche, raggiungendo pesi davvero elevati. In certi periodi dell’anno, per esempio quando c’erano piogge intense, naturalmente, non si poteva utilizzare la barca perché il fiume diventava pericoloso. L'uomo che la guidava veniva chiamato barcaiolo e all'epoca non era solo un trasportatore, ma un elemento fondamentale della comunità; addirittura veniva pagato con prodotti agricoli, quali uva, mosto, grano, quindi con un sistema per certi versi ancora legato al baratto. Le testimonianze di ultraottantenni come Concetta e Luigi ci ricordano che per attraversare il Tevere si impiegavano intorno ai dieci minuti e che i pericoli erano tanti, specialmente perché l’ancoraggio della fune alle sponde non sempre era stabile e, quando veniva meno, la barca rimaneva in balia della corrente del fiume.

Da questa antica pratica i ragazzi sono rimasti attratti non solo per il suo valore storico, ma anche per il legame con un ambiente naturale, che può offrire anche oggi tante opportunità. In un'epoca di crescente preoccupazione per l'inquinamento e la conservazione dell’ambiente, le sponde del Tevere tra Deruta, Marsciano e Fratta Todina, possono diventare un luogo strategico di rinascita culturale, ambientale e produttivo. Si possono infatti ricostruire elementi caratterizzanti il passato, come le barche, per potenziare l’interesse verso questo tratto di fiume, che potrebbe diventare particolarmente attrattivo con la realizzazione di percorsi ciclabili e punti di osservazione naturali, fino a costituire un elemento turistico di grande rilievo in un circuito di turismo slow. Inoltre il vecchio Tevere attraverso le sue acque che scorrono pacifiche, può continuare a insegnare ai giovani tanti valori come quello della lentezza, del rispetto di ciò che ci circonda e della necessità di preservare la natura.

I giovani possono e devono diventare protagonisti di questa rinascita, il loro coinvolgimento è essenziale per ripristinare il legame tra la comunità e il fiume attraverso un modello di vita nuovo, all'insegna della sostenibilità e della collaborazione. Riportare in vita le vecchie barche e passerelle può essere un tassello significativo per una reale tutela dell'ambiente della media Valle del Tevere; questa sfida può valorizzare la nostra storia e permettere di costruire un futuro in cui i giovani siano al centro, in una nuova prospettiva ecosostenibile.

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