TESTATA: Repubblica.it/viaggi

DATA DI PUBBLICAZIONE: 9/12/2014

Tra Perugia, Gubbio e Orvieto, con lo sguardo del grande fotografo americano. La sua Umbria è ancora in mostra a Perugia fino all'11 gennaio

«La maggior parte delle mie immagini trova radici nelle persone, io sono sempre in cerca del momento inaspettato, l'essenza dell'anima che si affaccia per una frazione di secondo, le storie di vita incise sui volti. Voglio capire e mostrare cosa significa essere quella persona, una persona colta in quel contesto universale che puoi definire la condizione umana». Steve McCurry, una delle voci più rappresentative della fotografia contemporanea, insieme ai suoi ritratti, è il protagonista della mostra a Perugia Sensational Umbria by Steve McCurry, prorogata fino all'11 gennaio. 

Negli spazi espositivi dell'Ex Fatebenefratelli e nel Museo Civico di Palazzo della Penna, ci sono ben 100 scatti del fotografo statunitense che narrano il viaggio che l'artista ha compiuto in Umbria in diverse occasioni e delle emozioni che la terra e la gente di questi luoghi hanno lasciato su di lui, tutto diviso sulla base di sette grandi temi, dai sentieri dell'anima ai sapori, dalle feste ai paesaggi. Il suo lavoro è stato meticoloso. Ogni cosa doveva essere perfetta, ad iniziare da ogni sfumatura della luce perché: «luce, geometria e composizione sono essenziali per una buona fotografia». Chi l'ha accompagnato, racconta che era solito aspettare per ore o addirittura giorni affinché la luce solare fosse quella giusta e il momento quello fondamentale. 

Nell'insieme sono immagini che, pur mute, raccontano una storia, dove ogni uomo, ogni scorcio, ogni dettaglio, affascina e arricchisce. Così tra le botteghe e i laboratori, Steve McCurry coglie l'essenza di mestieri antichi attraverso gli artigiani che ancora li praticano: scopre la lavorazione del mobile in legno e visita il laboratorio tessile della "Tela Umbra", in cui un gruppo di donne tiene viva l'antica arte tessile della zona, si sofferma sulla la Tipografia Grifani-Donati, in cui padre e figlio tramandano la tradizione delle arti tipografiche. Ancora dedica una serie di scatti al medievale Mercato delle Gaite, ritraendo gli antichi mestieri. Qui, nella penombra della chiesa romanica di San Silvestro, nasce il ritratto della ragazza, Veronica, in abiti medievali, simbolo di Sensational Umbria: «una bella Madonna Umbra», come l'ha definita McCurry. 

Nel buio delle sale dell'Ex Fatebenefratelli (l'illuminazione è realizzata con tecnologia led, a basso impatto ambientale e ridotto consumo energetico) ci si aggira con lo sguardo rivolto in basso, perché, cosa insolita per un allestimento, le fotografie, "incorniciate" in strutture in ferro zincato (anch'esse a basso impatto ambientale), sono poste sul pavimento. Un modo che fa risaltare ancora di più i colori. Per avere poi una visione d'insieme basta salire su due torrette posizionate agli angoli della stanza e in un sol colpo d'occhio si svela un mondo che racchiude un tempo passato, presente e futuro, in maniera "sensazionale" (da qui il titolo dell'esposizione).

Una volta fuori, perché non provare un gioco divertente? Quello di andare a ricercare, e a riprodurre, gli stessi spazi, in cui si è fermato McCurry, sulla scia dei suoi pensieri: «la maggior parte di quello che ho cercato e fatto nella vita è stato vagabondare e osservare il mondo. Cosa c'è di più meraviglioso?».(09 dicembre 2014)


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