UMBRIA FEBBRAIO 2019 - Natura, arte e autenticità in un percorso di circa centro chilometri, alla scoperta dei luoghi legati al celebre pittore. Ecco la mia affascinante proposta sulle orme di Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino!

Quante volte ci è capitato di guardare un paesaggio e di pensare “sembra un dipinto”, rapiti dai suoi colori, dalle sfumature, dalla bellezza dei particolari. Ci sono dei luoghi che sembrano opere d’arte, che da secoli ispirano artisti provenienti da ogni parte del mondo, per la loro autenticità e il loro fascino.

Nel Rinascimento Pietro di Cristoforo Vannucci detto Il Perugino, si lasciò ispirare dall’armonia dei paesaggi umbri e oggi le cosiddette Terre del Perugino sono diventate un percorso per coloro i quali amano vivere esperienze uniche e irripetibili.

Pietro Perugino nelle sue opere ha inserito i paesaggi, la bellezza, i colori della sua Umbria, imprimendo sulle tele l’anima della regione, oggi ammirata nei più importanti musei del mondo (la celebre Madonna col Bambino del 1501, ad esempio, è esposta nella National Gallery di Washington).

Pietro di Cristoforo Vannucci detto Il Perugino: La Madonna con il Bambino. Olio su tavola di quercia (70,2x50 cm), 1 501 circa. National Gallery, Washington D.C.

Gli itinerari de “I Sentieri del Perugino nelle Terre del Marchese” sono ben cinque e portano alla scoperta del territorio a piedi, a cavallo e in bicicletta, seguendo la tendenza del turismo green e sostenibile. Non solo passeggiate nel verde ma percorsi enogastronomici nei caratteristici borghi medievali, un perfetto biglietto da visita per scoprire l’Umbria. 

“I Sentieri del Perugino nelle Terre del Marchese” inglobano un percorso di circa cento chilometri, partendo da Città della Pieve fino a Panicale, passando per altri borghi come Paciano, Fontignano, Castiglion Fosco e Piegaro.

Percorrendo le strade dell’Umbria si respira un’atmosfera speciale, fatta di cose buone e genuine, a volte sembra che il tempo si sia fermato, regalando sensazioni uniche ai viaggiatori, ci si trova immersi in un territorio suggestivo dov’è possibile trovare ancora oggi le virtù del passato.

Nel percorso dedicato al Perugino ci si imbatte in antichi edifici medievali, torri, palazzi e chiese che custodiscono tesori dal valore inestimabile. Il nostro viaggio inizia da Città della Pieve, nota per lo zafferano, spezia preziosa e saporita, proveniente da molto lontano, che qui ha trovato terreno fertile, caratterizzando le colture di buona parte della zona.

Tra gli edifici del borgo antico è custodita l’Adorazione dei Magi, all’interno dell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, risalente al 1504, una delle opere più celebri del Perugino. I sapori dunque che si mescolano all’arte, in un viaggio che continua nel verde fino a raggiungere Paciano, oggi considerato uno dei borghi più belli d’Italia, un tempo si narra vi sorgesse il tempio consacrato al dio Giano.

Nel silenzio di questo angolo di paradiso nel cuore dell’Umbria si sente il profumo degli ulivi e nei volti degli abitanti si percepisce l’orgoglio e senso di appartenenza alla loro terra. In cima alla collina, a circa 441 metri sul livello del mare, sorge Panicale, incantevole borgo medievale che racchiude tra le sue mura numerosi tesori: il Martirio di San Sebastiano che risale al 1505, opera del Perugino, è uno di questi.

Il martirio di San Sebastiano, chiesa di San Sebastiano, Panicale. Pietro di Cristoforo Vannucci detto Il Perugino: Affresco 570X471 centimetri.

Il borgo fa parte del Club dei più belli d’Italia ed è anche Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. La tappa successiva del nostro viaggio tra le terre del Perugino ci porta a Fontignano, il luogo che ha accolto Vannucci, la sua casa, il suo laboratorio delle idee, dove ancora oggi riposano le sue spoglie.

Qui l’artista ha affrescato ben cinque opere, ma oggi solo una è rimasta al suo posto: si tratta de La Madonna col Bambino, nella Chiesa dell’Annunziata; mentre L’Adorazione dei Pastori è oggi conservata nel Victoria and Albert Museum di Londra.

Victoria and Albert Museum di Londra: L'adorazione dei Pastori.

Le ultime due tappe sono Piegaro e la sua frazione Castiglion Fosco, partendo dalla torre cilindrica, icona del paesino, edificata tra il 1462 ed il 1500, e i resti dell’antico maniero, passando tra boschi e spettacolari vedute di tutta la valle circostante, si gode di un’atmosfera medievale e autentica, dove non mancano piacevoli sorprese come il Museo del Vetro, sorto nell’edificio di un’antica vetreria, attività che ha caratterizzato l’economia del borgo nel XX secolo. 

Piegaro: il museo del vetro.

Il viaggio alla scoperta delle Terre del Perugino è un percorso emozionale, capace di regalare un’esperienza immersi nella natura, tra paesaggi incantevoli e scrigni di tesori artistici, prodotti della terra che sapientemente lavorati danno vita a eccellenze culinarie dolci e salate in grado di rapire i sensi.

Il cuore dell’Umbria con le sue peculiarità batte nei piccoli borghi medievali rurali, offrendo un’esperienza intima e spirituale, dove l’Italian way of life raggiunge la sua massima espressione ed il viaggiatore non è più un turista ma un residente temporaneo.

INFO: www.terredelperugino.it http://www.sentieridelperugino.it/

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