L’Umbria, un po’ come la Toscana, offre al visitatore paesaggi di una bellezza incredibile e 7 giorni per scoprire le sue bellezze sono il minimo sindacale.

Scegliere questa regione per le proprie vacanze vuol dire cercare un luogo dove rilassarsi, mangiare bene e dove poter visitare piccoli e pittoreschi paesi, la cui bellezza e fascino sono rimasti immutati nel tempo. Il fatto poi che Assisi si trovi proprio qui, fa sì che il turismo religioso sia diventato una componente fondamentale dell’economia umbra.

Il viaggio che propongo si svolge a tappe, tra il nord ed il sud della regione, con due differenti punti di appoggio, in modo che le distanze tra un luogo e l’altro non diventino troppo importanti.  Per la visita della parte meridionale dell’Umbria abbiamo soggiornato in un agriturismo tra Todi e Orvieto, Il Casanova, immerso in una splendida vegetazione, nel parco fluviale del Tevere, tra vigneti ed oliveti.

Prima tappa: Orvieto. Immancabile la visita al Duomo, che da solo già merita il viaggio. La splendida facciata è finemente affrescata ed ulteriormente abbellita da bassorilievi. Lo stile è romanico-gotico e l’inizio della sua costruzione risale alla fine del 1200.

Da non perdere è anche il famoso Pozzo di San Patrizio. E’ stato voluto da Papa Clemente VII per rifornire la città d’acqua in caso di assedio. E’ molto particolare, perchè è formato da due scale a chiocciola sovrapposte ed indipendenti. I gradini sono bassi, per facilitare le bestie da soma nella salita e discesa. Il pozzo è profondo piu’ di 60 mt. e per percorrerlo tutto, bisogna scendere quasi 250 gradini, cosa che non abbiamo fatto, per via della presenza di Matteo, ancora piccolo per questo genere di cose.

Così abbiamo preferito dedicarci al passeggio senza meta per le vie del paese, scoprendo romantici ristoranti e scorci suggestivi. Non distante dalla bella Orvieto, ma sconfinando nella regione Lazio, si trova Civita di Bagnoregio (20 km). E’ detta anche ‘la città che muore’ perchè collocata su uno sperone di roccia in mezzo alla valle e vi si arriva unicamente tramite un ponte pedonale.

Il posto è a dir poco suggestivo, solo pochissime persone vi abitano ancora, ma la vita si avverte comunque, tra le case coperte d’edera ed i vasi di fiori. Sembra un borgo di altri tempi, uno di quei luoghi dove il tempo si è fermato e che solo l’Italia può offrire. La visita vi porta via al massimo un’ora del vostro tempo ma, credetemi, è spesa benissimo. Tornando indietro, l’occasione puo’ essere buona per fermarsi sulle rive del lago di Bolsena, per un pranzo a fior d’acqua o un caffè. Noi l’abbiamo fatto, ma non posso fornire informazioni, in quanto è stata proprio una toccata e fuga.

Continuando a rispondere alla domanda ‘Umbria, cosa vedere in 7 giorni’, una tappa imprescindibile è Spoleto. La città vecchia è quella che merita in assoluto di piu’. La salita è faticosa, ma nel frattempo si possono ammirare vicoli stretti e casine colorate. Poi quando si arriva alla discesa che porta alla piazza della splendida Cattedrale di S. Maria Assunta, vecchia di 1000 anni, si viene ripagati della fatica fatta. Anche se la giornata non era perfetta, durante la nostra sosta davanti alla cattedrale, il sole ci ha voluto regalare un po’ di calore ed ha illuminato gli affreschi sulla facciata…davvero notevoli e notevole tutto il contesto! All’interno potrete ammirare, fra tanti, anche alcuni affreschi del Pinturicchio, per chi ama e apprezza questo genere di cose.

Risalendo dalla piazza alla strada, si puo’ deviare verso la bella Rocca Albornoziana, che vigila sulla città e dalla quale si puo’ avere un’ottima vista su Spoleto. Ma questa cittadina offre anche altri monumenti, come il Ponte Sanguinario ed il Ponte delle Torri. Quest’ultimo è un acquedotto in stile romano-longobarda. La sua particolarità sta nel fatto che esistono ben poche opere ad uso civile d’importanza simile costruite in quel periodo.

Da qui decidiamo di fare una deviazione per Todi. Sorge su una collina e si eleva dal suolo per circa 400 mt s.l.m e dalle mura cittadine si gode di una splendida vista sulla valle del Tevere. 

Ciò che più mi è piaciuto di questa cittadina è la bellissima Piazza del Popolo, centrale ed importante, sulla quale si affacciano la maggior parte dei palazzi antichi della città, come il Palazzo Vescovile, il Palazzo di Priori, nonchè il Duomo dell’Annunziata, in stile romanico-gotico. La visita porta via circa due ore, per lo meno per noi profani che non siamo particolarmente amanti di interni ed affreschi.

Ritorniamo quindi al nostro percorso principale che, continuando a muoverci verso nord, ci porta Spello. Famosa per l’infiorata di giugno, è un paese a dir poco grazioso. Si compone di una piazza ed una via principale (purtroppo percorsa anche da auto), dalla quale si arriva ad un belvedere che permette di godere di un bel panorama, in cui si scorge distintamente la Basilica di S. Francesco, ad Assisi.

Anche a novembre, alcuni vicoli sono ricoperti di piante e fiori di stagione ed espongono orgogliosamente le targhette che attestano il posto ottenuto durante le infiorate degli ultimi anni. Gli scorci paesaggistici sono notevoli e diversi sono anche i ristoranti tipici, da quelli eleganti ai piu’ economici. Ma voglio spendere due parole anche sui gatti di Spello. Sembrano randagi, ma sono talmente pasciuti e belli che non mi sembra possibile. Ne ho visti in ogni dove, tutti soriani e di tanti colori…e tutti molto affabili… Anche se non sono molto amante di questi felini, hanno esercitato su di me un certo fascino…tant’è che li ho fotografati a piu’ riprese…

Ma occupiamoci nuovamente del nostro viaggio itinerante ed arriviamo ad Assisi. Noi l’avevamo già visitata bene nel 2007, quindi, questa volta, ci siamo limitati ad una breve sosta alla Basilica. Abbiamo visitato sia quella inferiore che quella superiore. Era la prima volta dopo il terremoto del ’97. La volta precedente siamo sempre arrivati dopo le 18 e l’avevamo trovata chiusa. Immancabile la visita alla tomba del grande Santo. Quanta gente che viene ad Assisi…da tutto il mondo. Tutto il paese è stato rimesso a nuovo con rampe d’accesso che ovunque affiancano le scale, in modo che sia agevole sia per passeggini che per carrozzelle poter arrivare praticamente ovunque.

I parcheggi sono tutti a pagamento, ed anche piuttosto cari, ma Assisi merita comunque, anche per una vacanza solo culturale e non religiosa. Sono diverse le chiese che meritano una visita, come quella di Santa Chiara e quella di Santa Maria Maggiore, ma con un bimbo non si puo’ spendere troppo tempo in certe cose….bisogna sempre raggiungere un compromesso…di conseguenza avevamo provato a raggiungere la Rocca Maggiore, che sovrasta il paese. Poteva essere interessante…ma 2 km a piedi in salita era chiedere troppo a chiunque. E’ possibile raggiungerla anche in macchina, ma non sempre. Noi, visto il traffico notevolmente aumentato abbiamo pensato che….sarà par un’altra volta!!!

Piano piano ci avviciniamo a Perugia, ma c’è ancora una sosta da fare: decidiamo di visitare Corciano, annoverato tra i Borghi piu’ belli d’Italia e distante da Perugia solo 12 km.

Famoso ed antichissimo è l’arco etrusco che, insieme alla Rocca Paolina costituiscono i maggiori monumenti della città. Quest’ultima è un forte militare fatto costruire da Papa Paolo III nel XVI secolo, contro la stessa città, alla fine della guerra del sale, ossia l’ennesima ribellione della popolazione alle continue tasse imposte della chiesa. Per la costruzione fu raso al suolo un intero quartiere, con monasteri, case e chiese ed il materiale ricavato fu utilizzato per la sua edificazione. La giornata è fantastica e noi ci perdiamo fra le piccole vie di ciottoli del paese.

Ma finalmente ci dirigiamo a Perugia, la bella capitale del suolo umbro, sicuramente da includere tra le cose da vedere in Umbria in 7 giorni! Siamo un po’ stanchi a dire il vero, e stavolta risentiamo del fatto che tutte le cittadine umbre sono in collina ed hanno tratti in discesa ed ahimè, in salita. Ci fermiamo a rilassarci un po’ nel luogo di maggiore interesse turistico della città, ossia davanti alla Fontana Maggiore, splendido esempio di scultura medievale. E’ costituita da due vasche concentriche, tutte finemente scolpite a bassorilievi…è davvero un capolavoro! Ma tutta la piazza è meravigliosa, con i suoi palazzi signorili che vi si affacciano….. La Rocca fu per secoli il simbolo del potere papale, fino all’Unità d’Italia, quando fu quasi totalmente demolita. Attualmente si puo’ vedere solo un tratto delle mura di sostegno ed i sotterranei, con ancora i basamenti medievali.

Per chi si reca a Perugia durante la bella stagione ed è in compagnia della prole, una buona idea su come passare la giornata e recarsi alla Città della Domenica. Un trenino vi farà visitare tutto il parco stando comodamente seduti. Vedrete animali in libertà, aree a tema fiabesco e percorsi avventurosi, ma anche aree didattiche, dove imparare gli antichi mestieri, o capire come è fatto un mulino a vento o addirittura entrare nella pancia del Cavallo di Troia, l’incredibile invenzione dei Greci per espugnare l’antica città. Ma non è finita qui, perchè potrete divertirvi anche nel parco giochi, su barchette nel fiume, attraversando il ponte matto o improvvisandovi piloti sulla pista dei baby kart. E non dimenticate di visitare il rettilario, uno tra i piu’ completi d’Europa!

Ritornando su percorsi medievali, e spostandoci verso nord, vi consiglio di dedicare un’ora del vostro tempo alla visita di Montone.

Alla fine di ottobre vi si tiene la ‘Festa del Bosco’, una manifestazione per le stradine medievali della città, dove vengono esposti e venduti i prodotti della regione, come tartufi, funghi, castagne, formaggi e salumi. A prescindere dalla manifestazione, l’ho trovato un paesino gradevole e semplice, con una piccola ma graziosa piazza centrale e altrettanto piccole viuzze con negozietti d’artigianato locale.

Ormai siamo alla fine di questo lungo tour dell’Umbria, che ci porta in uno dei luoghi simbolo della regione: Gubbio. L’incontro tra San Francesco ed il famelico lupo è ciò che prima di tutto viene in mente anche a profani come me, ma Gubbio è molto molto carina e vale una visita anche per chi non è interessato al tema religioso.

Arrivare al paese comporta una deviazione di diversi chilometri lungo una strada secondaria. Il paese si sviluppa in altezza, come solito, e l’ho trovato abbastanza grande da passarci tranquillamente anche un paio d’ore. La via principale, che porta in Piazza Grande, davanti allo splendido Palazzo dei Consoli ed al Palazzo del Pretorio, pullula di negozietti invitanti, alcuni davvero creativi. Gubbio è diversa dalle altre località umbre, anche solo per il colore dei suoi palazzi, piu’ chiari…c’era una luce diversa…nonostante il brutto tempo.

Se andate sotto Natale, qui potrete vedere l’Albero di Natale piu’ grande del Mondo. Viene allestito alle spalle del paese, sul Monte Ingino, ed è costituito da 750 luci che, tutti gli anni vengono accese dal 7 dicembre fino al 6 gennaio. E’ uno spettacolo al quale grandi e piccini non possono mancare. L’Albero è entrato nel Guinnes dei Primati nel 1991.

Il nostro tour si chiude qui. Purtroppo non abbiamo visitato Cascia e Norcia, ed anche le Cascate delle Marmore…sarà una valida occasione per tornare di nuovo! Per chi va in tarda primavera, non puo’ perdersi lo spettacolo della Fioritura di Castelluccio di Norcia!!! Un tripudio di colori che penso non possa essere descritto a parole! Vi lascio questo link dove ne troverete i particolari: www.bellaumbria.net/it/la-fiorita-castelluccio-di-norcia/.


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